Tetto affitti in Austria: miliardi di risparmio per gli inquilini nel 2025!

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Aumento degli affitti in Austria: attuali trattative governative, limiti agli affitti e risparmi per gli inquilini al centro dell'attenzione.

Mieterhöhungen in Österreich: Aktuelle Regierungsverhandlungen, Mietpreisbremse und Einsparungen für Mieter im Fokus.
Aumento degli affitti in Austria: attuali trattative governative, limiti agli affitti e risparmi per gli inquilini al centro dell'attenzione.

Tetto affitti in Austria: miliardi di risparmio per gli inquilini nel 2025!

Cosa sta succedendo in termini di alloggi a prezzi accessibili a Vienna? Il 2 giugno 2025 ha suscitato scalpore una conferenza stampa con la nuova portavoce dell’SPÖ per l’edilizia abitativa Elke Hanel-Torsch e il vicecancelliere Andreas Babler. Al centro dell'attenzione c'era la questione degli aumenti degli affitti nell'area regolamentata che, secondo Hanel-Torsch, ora sono stati “intercettati”. La linea ufficiale prevede un tetto massimo per l'affitto per tenere d'occhio l'aumento dei costi. Dal 2010 gli affitti in Austria sono aumentati addirittura del 70,3%, di cui solo negli ultimi due anni il 25%. Ciò mette molti inquilini in una posizione precaria, motivo per cui Babler ha deciso: il prossimo aumento dell'affitto del 3,16% dovrebbe essere evitato.

Uno sguardo alle cifre mostra che grazie alle misure del governo gli inquilini austriaci hanno risparmiato complessivamente 138 milioni di euro nel 2023. Concretamente ciò significa che un inquilino di un vecchio edificio con un canone mensile di 700 euro può risparmiare quasi 1.000 euro entro il 2027. Tuttavia, non tutte le aree in affitto ne beneficiano allo stesso modo; il libero mercato immobiliare non ha ancora beneficiato di queste misure. Per la loro valorizzazione gli affitti di vecchi edifici, appartamenti comunali e cooperative dovranno attendere il 2024.

Misure previste per regolare i prezzi degli affitti

Gli attuali piani del governo prevedono non solo un tetto massimo per gli affitti per i prossimi anni, ma anche un prolungamento della durata minima dei contratti di affitto a cinque anni. Prima la durata minima era di tre anni e questo, secondo Hanel-Torsch, mette sotto pressione gli inquilini. Un congelamento degli affitti sarebbe una buona notizia per gli inquilini, poiché ne trarrebbe vantaggio oltre il 70% di loro. Soprattutto a Vienna beneficia di queste misure il 77% degli inquilini, nel Vorarlberg solo il 49%.

I piani di riforma prevedono inoltre che nei prossimi due anni gli affitti possano aumentare al massimo del 2%. Un altro punto importante è l’armonizzazione del diritto di locazione, che mira anche a mantenere accessibili gli affitti commerciali. I critici lamentano però che il diritto locativo in Austria è troppo frammentato, il che non facilita la situazione a molti inquilini.

Critiche e sfide

Ma il nuovo regolamento non incontra solo consensi. L'Associazione austriaca dell'industria immobiliare (ÖVI) ha espresso aspre critiche alla conferenza stampa e ha messo in dubbio le cifre presentate. Va sottolineato che i parametri di riferimento sono congelati dal 2023, il che potrebbe sconvolgere un po’ i piani. Restano senza risposta le domande sull’impianto di riscaldamento, sulla certezza del diritto e sull’offerta di appartamenti.

Un ulteriore punto infastidisce molti inquilini ed esperti: le nuove norme sul controllo degli affitti si applicano solo a tutti gli affitti di categoria e di riferimento, nonché agli appartamenti cooperative e comunali. Qui vengono tralasciati i nuovi edifici, un fatto sottolineato dai parlamentari NEOS. Questo sviluppo si riflette anche negli attuali costi abitativi, che per molte economie domestiche rappresentano una parte significativa del reddito e che sono inoltre gravati da un’elevata inflazione. Secondo un'analisi dell'Ufficio statistico austriaco, in questo ambito rientrano tutti gli aspetti finanziari della vita, dai costi operativi ai costi energetici.

Mentre il governo cerca di stabilizzare il mercato immobiliare e di tenere sotto controllo gli affitti, resta da vedere se le misure previste daranno effettivamente i risultati sperati. Le riforme avviate da Babler e Hanel-Torsch rappresentano il primo passo di un lungo percorso verso alloggi più accessibili in Austria.

Gli sviluppi nel settore abitativo sono chiaramente un tema caldo. L'associazione degli inquilini offre già un controllo gratuito dei contratti e dei prezzi degli affitti per offrire sostegno alle persone colpite in questa situazione di tensione. Le settimane e i mesi a venire dimostreranno se le misure adottate saranno sufficienti a frenare effettivamente l’aumento dei costi immobiliari. Una cosa è chiara: c’è ancora molto da fare!