Borsa di Vienna: ATX sale nonostante il nervosismo nel conflitto in Medio Oriente!

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Borsa di Vienna del 20 giugno 2025: ATX sale dello 0,62%, ma resta in rosso a -0,5% settimanale. Nervosismo causato dal conflitto in Medio Oriente.

Wiener Börse am 20.06.2025: ATX steigt um 0,62%, bleibt aber wöchentlich mit -0,5% im Minus. Nervosität durch Nahost-Konflikt.
Borsa di Vienna del 20 giugno 2025: ATX sale dello 0,62%, ma resta in rosso a -0,5% settimanale. Nervosismo causato dal conflitto in Medio Oriente.

Borsa di Vienna: ATX sale nonostante il nervosismo nel conflitto in Medio Oriente!

Venerdì la Borsa di Vienna ha mostrato segnali positivi. L'indice principale ATX ha recuperato dello 0,62% a 4.334,65 punti. Nonostante questo saldo giornaliero positivo, la prospettiva settimanale è caratterizzata da un leggero calo dello 0,5%. t in linea riportato.

L'atmosfera sui mercati finanziari resta tesa, soprattutto a causa del conflitto in corso in Medio Oriente. È stato riferito anche un incontro a Ginevra dei ministri degli Esteri di Germania, Francia e Gran Bretagna con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi, nel quale è stato fatto il punto sulla situazione del programma nucleare iraniano. Si ipotizza che entro le prossime due settimane gli Stati Uniti possano prendere una decisione su un possibile intervento nel conflitto, il che preoccupa ulteriormente gli operatori di mercato.

Sviluppo del mercato e valori più forti

Anche se venerdì l'ATX è salito, il nervosismo degli investitori è rimasto evidente. Tuttavia, i titoli delle costruzioni non sono riusciti a tenere il passo e in alcuni casi hanno registrato cali significativi. Le azioni Porr sono scese del 2,6%, Strabag dello 0,4%, Semperit del 2,6% e RHI Magnesita del 2,4%. Positivi invece gli scostamenti: FACC ha conquistato il mercato primario con un incremento del 7,3%, seguita da Lenzing con +4,6%, Agrana con +3,9% e Voestalpine con +2,6%. boers espresso spiegato.

Anche le banche si sono dimostrate robuste e sono riuscite a registrare guadagni, sebbene questi siano rimasti al di sotto dei massimi storici. La BAWAG è cresciuta dell'1%, l'Erste Group dello 0,3% e la Raiffeisen Bank International dello 0,2%.

Collegamenti con il mercato internazionale

Finora i disordini in Medio Oriente non sembrano avere un impatto diretto sui mercati azionari, almeno non in misura drammatica. Come il notizie quotidiane osserva, il nervosismo degli investitori rimane elevato, soprattutto alla luce di possibili azioni militari da parte di Israele contro l’Iran. Venerdì il DAX tedesco ha chiuso in ribasso dello 0,25%, mentre gli indici statunitensi hanno registrato guadagni minori: il Dow Jones ha chiuso a 42.196 punti, un leggero guadagno dello 0,1%.

Sebbene gli eventi in Medio Oriente abbiano tenuto i mercati nella loro morsa, non vi è stata alcuna fuga in preda al panico verso “rifugi sicuri” come l’oro o il petrolio. Il prezzo del petrolio greggio è addirittura sceso leggermente a causa dell'aumento delle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti. Nell'MDAX hanno sofferto della situazione di tensione soprattutto i titoli del settore viaggi come TUI, Fraport e Lufthansa.

Resta da vedere nei prossimi giorni come si svilupperà il mercato e se le tensioni internazionali causeranno ondate ancora più profonde. Fino ad allora, la Borsa di Vienna rimarrà un luogo di speranza, anche se i segnali non saranno sempre euforici.