Emergenza igiene nelle case comunali: inquilino fa entrare i cani sul balcone!
A Leopoldau un inquilino che tiene dei cani provoca enormi odori sgradevoli e problemi di salute ai vicini.

Emergenza igiene nelle case comunali: inquilino fa entrare i cani sul balcone!
Nell'edificio municipale in Engerthstrasse, Leopoldstadt, si è verificato uno spiacevole problema. Un'affittuaria lascia che i suoi tre cani facciano i bisogni sul balcone, il che non solo provoca un enorme odore di urina e feci, ma causa anche problemi di salute e igiene tra i vicini. L'aria è inoltre inquinata dai pozzi di ventilazione negli appartamenti. Questa situazione ha già portato a numerosi reclami presso Wiener Wohnen, ma senza alcun effetto visibile, come riferisce Heute.
La situazione si è aggravata a tal punto che la polizia è dovuta intervenire il 2 maggio 2025 a causa di un odore sgradevole. Uno dei vicini arrabbiati è Michael Niegl, difensore civico per l'edilizia abitativa dell'FPÖ, che descrive la situazione come un'emergenza igienica. In questo contesto, 16 famiglie su 25 si sono riunite per chiedere lo sfratto dell'inquilino.
Supporto agli inquilini
I cittadini non sono impotenti: gli inquilini hanno generalmente il diritto di chiedere una riduzione dell’affitto se la qualità della vita è limitata. Tali odori sgradevoli possono essere giustificati dal diritto di locazione, soprattutto se il disturbo è permanente e intenso. Come spiega mietrecht.com, la denuncia dei difetti deve essere indirizzata al proprietario per poter imporre una riduzione del canone. Anche gli odori inaccettabili, come il puzzo costante di escrementi animali, possono servire da argomento in tribunale.
L'intento alla base di questo regolamento è chiaro: gli inquilini dovrebbero poter vivere in un ambiente piacevole e sano. L'intensità e la persistenza dell'odore sgradevole svolgono un ruolo cruciale. Inoltre, come afferma mietrecht.de, è necessario informare immediatamente il proprietario dei difetti per non perdere eventuali richieste di risarcimento danni.
Intervento delle autorità
Dopo un'ispezione nell'aprile 2025, l'appartamento dell'inquilino è stato classificato dal dipartimento della sanità come sporco, ma non meritevole di sfratto. Ciononostante l'affittuario ha ricevuto una richiesta scritta per migliorare la situazione abitativa, che apparentemente non ha sortito alcun effetto. Inoltre, l'affittuario nasconde i suoi cani durante i controlli e cerca di togliere i tappeti per coprire l'odore.
Nella situazione attuale resta da vedere se la lista delle firme dei vicini avrà effetto e se l'amministrazione comunale adotterà effettivamente ulteriori passi. Gli inquilini delle case comunali meritano di vivere in un ambiente pulito e sano, perché cosa c'è di peggio del proprio appartamento, che dovrebbe essere un luogo di rifugio e non una fonte di disagio?