Vienna è al primo posto per crimini d’odio: aumento del 20% per il 2024!

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Vienna registrerà il maggior numero di casi di crimini ispirati dall’odio in Austria nel 2024. Aumento del 20% rispetto al 2023. La consapevolezza rimane bassa.

Wien verzeichnet 2024 die meisten Hate-Crime-Fälle in Österreich. Anstieg um 20% im Vergleich zu 2023. Aufklärung bleibt niedrig.
Vienna registrerà il maggior numero di casi di crimini ispirati dall’odio in Austria nel 2024. Aumento del 20% rispetto al 2023. La consapevolezza rimane bassa.

Vienna è al primo posto per crimini d’odio: aumento del 20% per il 2024!

Le ultime statistiche sui crimini d’odio in Austria mostrano tendenze allarmanti. Secondo il rapporto sui crimini d’odio del 2024, in Austria sono stati registrati complessivamente 6.786 reati motivati ​​da pregiudizi, il che corrisponde a un aumento di circa il 20% rispetto al 2023. Ciò che è particolarmente preoccupante è che Vienna si colloca al primo posto con 1.886 casi, ovvero 54 casi in più rispetto all’anno precedente. Nei vicini stati federali della Bassa Austria e dell'Alta Austria sono registrati circa 1.200 motivi di pregiudizio. Questi sviluppi non possono essere ignorati perché sta succedendo qualcosa che colpisce la nostra società.

Il motivo più comune per i crimini ispirati dall’odio è la visione del mondo, menzionata nel 45% dei casi. A Vienna il numero di tali crimini è stato di 723 casi, 130 in più rispetto all'anno precedente. Al contrario, l’origine nazionale o etnica ha registrato 465 casi, in diminuzione rispetto all’anno precedente. Anche i casi registrati riguardanti l'invalidità sono rimasti bassi, solo 23 a Vienna.

Il numero di casi non segnalati e il tasso di risoluzione

La percentuale di liquidazione in Austria è pari al 67%, che rimane stabile rispetto al 2023. A Vienna, tuttavia, questo valore è più basso con il 47,9% e mostra un calo del 3,7%. Queste cifre illustrano le sfide che devono affrontare le autorità di sicurezza. Nel Vorarlberg si registra invece una percentuale di smaltimento elevata pari all'81,7%. Resta da sperare che ulteriori misure contro i crimini ispirati dall’odio possano aumentare il tasso di risoluzione anche a Vienna.

Per quanto riguarda gli autori del reato, l'86% degli indagati sono uomini e il 26% sono cittadini stranieri. Il quadro diventa ancora più desolante se si considerano le motivazioni misogine: gli austriaci erano sospettati in tre casi su cinque. Questi dati suggeriscono che la maggior parte dei crimini nel nostro Paese sono commessi da autori domestici, il che fa sicuramente riflettere.

Le minacce nascoste su Internet

Una tendenza degna di nota è l’aumento dei crimini d’odio su Internet, dove sono stati documentati quasi 2.000 motivi di pregiudizio. Circa il 50% delle motivazioni razziste vengono registrate online. I reati più comuni includono le violazioni del Prohibition Act, seguite da danni alla proprietà e lesioni personali. In particolare, i messaggi di odio antisemiti e anti-musulmani stanno raggiungendo proporzioni allarmanti. In questo contesto, il ministro degli Interni Gerhard Karner lancia un appello alla società affinché agisca attivamente contro questi sviluppi per evitare che le agitazioni si trasformino in violenza.

Un raggio di speranza potrebbe essere il Piano d’azione nazionale contro i crimini d’odio recentemente adottato. La SPÖ ha chiesto una rapida attuazione e ha sottolineato che il numero di crimini d’odio non denunciati rimane estremamente elevato. I dati del rapporto 2024 chiariscono che è necessario agire per combattere questa forma di criminalità e proteggere i gruppi colpiti.

Le statistiche del rapporto del Ministero dell’Interno e l’analisi dettagliata di [MeinBezirk] chiariscono una cosa: è necessaria una buona mano nell’affrontare i crimini d’odio, perché la società si trova di fronte al compito urgente di prendere sul serio questo problema e di rispondervi adeguatamente.