Il teatro sotto il microscopio: nuove opere e argomenti esplosivi a Vienna!
Josefstadt presenta nuove produzioni e affronta il razzismo e i ruoli di genere con opere di Breth e Hartmann.

Il teatro sotto il microscopio: nuove opere e argomenti esplosivi a Vienna!
Vienna è culturalmente più vivace che mai. La stagione teatrale 2025 ha già molto da offrire, con produzioni fresche e pezzi notevoli. Oggi è tutta una questione di equilibrio tra successo e fallimento sui palcoscenici della città. Negli ultimi mesi abbiamo potuto godere di nuove opere di autori come Turrini, Mitterer e Kehlmann, che hanno affascinato il pubblico con i loro approcci creativi.
Particolarmente emozionante è l'annuncio di Nikolaus Habjan, che porterà la commedia grottesca “Schicklgruber” da Berlino a Vienna. Andrea Breth, nota per le sue impressionanti produzioni su palcoscenici rinomati, si dedica anche alla pièce “A German Life” di Christopher Hampton. Questo pezzo si basa sulle commoventi note di Brunhilde Pomsel, segretaria personale di Joseph Goebbels. Lore Stefanek ha avviato questa collaborazione con Breth e Föttinger descrive il primo test di costruzione come un evento emozionante, il cui risultato promette una produzione a più voci.
Un'immagine commovente della vita
Brunhilde Pomsel, nata l'11 gennaio 1911, non era solo una figura centrale nello studio di Goebbels, ma anche una donna con una storia complessa. Nel 2014, all’età di 103 anni, ha condiviso i suoi ricordi nel documentario “A German Life”, basato su un’intervista di 30 ore. La sua vita iniziò nell'ambiente ebraico di Berlino, aderì al NSDAP nel 1933 e nel 1942 fu trasferita al Ministero per l'Illuminazione Pubblica e la Propaganda del Reich su raccomandazione di un amico nazista. Lì lavorò come stenografa fino alla fine della guerra, occupandosi della manipolazione delle statistiche e della diffusione della propaganda.
Dopo la guerra, Pomsel visse una drammatica svolta: fu imprigionata in tre campi di concentramento prima di fuggire nella Germania occidentale, dove lavorò come segretaria fino al suo pensionamento. Il periodo trascorso sotto il regime nazista lasciò un segno evidente nella sua vita, anche se fino alla morte insistette di non sapere nulla della “Soluzione Finale”.
Il teatro all'ombra dell'ideologia
Il confronto con i capitoli oscuri della storia non resta senza eco in teatro. Nella Germania nazista, coloro che detenevano il potere cercarono di utilizzare il teatro per i propri scopi e mantennero una stretta influenza su drammaturghi e creatori di teatro. Gli artisti dovettero adattarsi, ritirarsi o emigrare, e molte menti brillanti lasciarono il paese. Gli ideali della Repubblica di Weimar, come la libertà intellettuale e il desiderio di sperimentare, furono sostituiti dall'ottusità e dallo sciovinismo.
L’obiettivo era creare una coscienza nazionale e risvegliare “cuori eroici”, soprattutto tra i giovani. Ma la realtà fu spesso segnata dalla censura e da un declino della creatività: molte opere importanti andarono perdute nel rogo dei libri. Il controllo del teatro era nelle mani della “Reichstheaterkammer”, che doveva approvare decisioni cruciali per costruire una struttura intellettuale nazionalista.
Ma nonostante questa storia, il potere del teatro rimane intatto. Matthias Hartmann, l'ex direttore del Burgtheater, dirige attualmente il “Theatermacher” di Bernhard e riflette su stereotipi come il razzismo e la discriminazione basata sull'età. Föttinger assume anche il ruolo principale del despota scenico e mette in luce le interazioni tra arte e società.
Sembra che Vienna stia per intraprendere una stagione teatrale che non mira solo a intrattenere, ma anche a far riflettere. In questo colorato mix di storia e presente, sarà emozionante vedere quali storie racconteranno i palcoscenici della nostra città nei prossimi mesi.
Per ulteriori informazioni sull'attuale stagione teatrale a Vienna troverete tutti i dettagli nei resoconti di news.at, Wikipedia E theater-info.de leggi.