Truffatori in movimento: una donna anziana perde migliaia di dollari a causa di una falsa chiamata di supporto!
Una donna di 73 anni di St. Veit an der Glan è rimasta vittima di un truffatore che si è spacciato per addetto all'assistenza.

Truffatori in movimento: una donna anziana perde migliaia di dollari a causa di una falsa chiamata di supporto!
Il 26 giugno 2025 si è verificato a St. Veit an der Glan uno sfacciato caso di frode che dimostra ancora una volta i pericoli legati all’online banking e ai nuovi metodi di frode. Una donna di 73 anni è stata vittima di una cosiddetta “frode di furto d’identità”, in cui l’autore del reato si è presentato come dipendente di una società di software. Forte 5min.a L'anziana ha ricevuto una chiamata in cui è stata informata che il suo laptop era stato violato.
L'approccio del truffatore è stato particolarmente perfido: sul portatile della donna è apparso un messaggio di avvertimento dal suono minaccioso, che la invitava a contattare immediatamente un "team di supporto". Intimidita dal tono di allarme, la donna ha composto il numero di telefono fornito. L'autore del reato è così riuscito ad accedere senza autorizzazione al suo laptop e al suo smartphone. Ha affermato che il dispositivo era infetto da un virus e ha ingannato la senior facendole accettare che la sua app di online banking fosse infetta.
Una chiamata epocale
Per fortuna, al termine della conversazione, la donna interessata aveva interrotto in tempo le transazioni. Tuttavia, il truffatore è riuscito prima ad accedere al suo conto bancario online e a confermare due trasferimenti. Nel complesso, ha subito danni nell'ordine delle quattro cifre.
Una tendenza allarmante: secondo uno studio di tagesschau.de Fino all'80% dei casi di frode nell'online banking non comportano alcun risarcimento da parte delle banche. I difensori dei consumatori e le autorità di vigilanza governativa chiedono quindi misure urgenti per proteggere meglio i clienti. Le autorità sono preoccupate per il crescente numero di tali frodi, agevolate dall’uso dell’intelligenza artificiale e di complesse tecniche di ingegneria sociale.
Situazione giuridica e tutela del consumatore
Gli esperti criticano anche l’attuazione della direttiva UE sui servizi di pagamento PSD2, che non garantisce una sicurezza sufficiente per i consumatori. Secondo la PSD2 la banca è responsabile per un importo pari o superiore a 150 euro, a meno che il cliente non abbia agito con negligenza grave. Tuttavia, l'avvocato Nuriye Yildirim sostiene che in molti casi, come quello della donna di St. Veit, non vi è stata alcuna negligenza grave. Gli adeguamenti al regime di responsabilità potrebbero presto essere ridisciplinati nelle nuove direttive PSD3 e PSR, che potrebbero rafforzare significativamente la tutela dei consumatori.
In passato vi sono state diverse sentenze dei tribunali che hanno imposto alle banche di rimborsare una parte dei danni in casi di frode simili, anche in caso di negligenza grave da parte dei titolari dei conti. Un esempio tratto da una sentenza del tribunale regionale di Darmstadt mostra che in un caso del genere una banca è stata ritenuta responsabile anche per pagamenti non autorizzati di oltre 6.700 euro. Queste sentenze potrebbero giocare un ruolo importante se il caso dell'anziana signora finisse in tribunale.
L'incidente di St. Veit an der Glan ci ricorda quanto sia importante essere scettici e agire con cautela quando si ricevono chiamate indesiderate, perché i truffatori sono sempre più pronti a tastare il polso. Rimani vigile e scopri metodi sicuri per la gestione dei dati bancari. Potete trovare ulteriori consigli per la prevenzione qui test.de, dove sono state raccolte informazioni importanti sulla protezione dai truffatori.