Söder a Vienna: la battaglia per il Brennero resta irrisolta!
Il primo ministro bavarese Söder incontrerà il cancelliere Stocker a Vienna il 9 luglio 2025 per discutere della controversia sul transito con il Tirolo.

Söder a Vienna: la battaglia per il Brennero resta irrisolta!
Il primo ministro bavarese Markus Söder è in viaggio per Vienna per incontrare il nuovo cancelliere austriaco Christian Stocker. L'incontro, che avrà luogo giovedì prossimo, verte sull'annosa disputa sul transito tra la Baviera e il Tirolo. La disputa ruota attorno alla gestione dei blocchi introdotta dal Tirolo, che limita fortemente il traffico dei camion in determinati giorni. Ciò porta a ingorghi di un'ora sul lato bavarese, che si estendono fino alla A93 e alla A8. Quando si viaggia in Italia, il percorso da Monaco via Tirolo al Brennero gioca un ruolo centrale e l'insoddisfazione per le condizioni del traffico diventa sempre più forte.
Una soluzione rapida al problema sembra molto lontana. I precedenti incontri di Söder con i predecessori di Stock non hanno prodotto alcun progresso degno di nota. Del resto nel 2023 è stato raggiunto un accordo che prevede un sistema digitale di gestione del traffico tra Baviera, Tirolo e Alto Adige. Tuttavia, la questione dell’attuazione concreta delle soluzioni pragmatiche che Söder vorrebbe sostenere è ancora aperta. La proposta di introdurre un pedaggio europeo, presentata da Söder alla Cancelleria di Vienna nel 2022, non è stata ancora applicata.
Cause legali e tensioni politiche
La controversia sullo smantellamento dei blocchi ha ora raggiunto una nuova dimensione: l'Italia intende avviare un'azione legale contro l'Austria davanti alla Corte di giustizia europea (CGE). Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini critica le misure definendole “arroganza” e vede la revoca dei divieti di transito come una priorità assoluta. Questo è ciò che riferisce Mercurio che il governo italiano aveva già adottato misure in questa direzione nell’ottobre 2023. Una prima udienza presso la Commissione europea si è svolta l’8 aprile 2024, e ora anche la Commissione ha segnalato il suo sostegno agendo come interveniente.
Il governo italiano deve prima fare appello alla Commissione Ue, che ha tre mesi per rispondere. Resta da vedere come la Commissione risponderà alla causa e se ciò alimenterà ulteriormente il potenziale di conflitto. Dal 2017 il Tirolo ha introdotto la movimentazione dei blocchi, che ha un impatto significativo sulla situazione del traffico in tutta la regione. Gli ingorghi sono così enormi che sul versante italiano è stato registrato addirittura un ingorgo lungo 110 chilometri.
Interessi economici e tutela dell'ambiente
Gli eccessi economici della controversia sui trasporti colpiscono non solo i camionisti, ma anche il settore dei trasporti di medie dimensioni. Secondo l'Associazione federale dei trasporti stradali (BGL), la situazione è intollerabile per le aziende. IL Revisione del traffico riferisce che le precedenti sentenze della Corte di giustizia europea affermano che le misure austriache sul transito non sono in linea con il diritto dell'UE. Nonostante tutto ciò, la Germania, anch’essa colpita, finora è rimasta passiva e non ha aderito alla causa.
Nel frattempo Söder sottolinea l'importanza di una più stretta collaborazione nella politica energetica e sulla questione della migrazione. Vede del potenziale soprattutto nello sfruttamento dell'energia idroelettrica. Si cerca di realizzare una realizzazione comune sul Salzach, gli ambientalisti fanno barricate contro la progettata centrale idroelettrica nel “bacino di Tittmoninger”. Le sfide sono diverse e al momento non c’è una soluzione chiara in vista.